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Hearing preservation surgery in acoustic neuroma. Slow progress and new strategies

Chirurgia di preservazione dell’udito. Lento progresso e nuove strategie

A. Mazzoni1 2, F. Biroli2, C. Foresti3, A. Signorelli2, C. Sortino1, E. Zanoletti1

1 Otolaryngology Unit, 2 Neurosurgery Unit, 3 Neurophysiology Unit, Department of Neurosurgery and Neurological Sciences, Ospedali Riuniti, Bergamo, Italy

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Summary

Quality and rate of preserved hearing are crucial to make hearing preservation surgery a viable treatment. A long-term experience with hearing preservation surgery, with tumour size and hearing as admission criteria, was evaluated to assess which size and hearing allowed a high rate of success. The hearing outcome in relation to size of tumour and pre-operative hearing was retrospectively reviewed in a consecutive series of 115 cases of sporadic acoustic neuroma which were operated on with hearing preservation surgery. Inclusion criteria were hearing with ≤ 30 dB pure tone average and ≥ 70% Speech Discrimination Score. The size was ≤ 15 mm in the first series of 51 cases, and ≤ 10 mm in the second series of 64 cases. Pre-operative and post-operative pure tone average were measured at 0.5 to 4.0 KHz, and speech discrimination score at ≤ 40 dB above perception. Post-operative hearing within 30 dB pure tone average and 70% speech discrimination score was considered socially useful hearing and successful outcome. The change to 40 dB pure tone average and 60% speech discrimination score from a pre-operative 30 pure tone average/70% speech discrimination score was considered an acceptable outcome. Patients with a tumour of ≤ 10 mm size in the cerebello-pontine-angle and hearing within 20 dB pure tone average/80% speech discrimination score had a success rate of 76%. Patients with hearing between the 20 dB pure tone average/80% speech discrimination score and 30 dB pure tone average/ 70% speech discrimination score had a success rate of 41%, which increased to 53% if the limit to success was set at 40 dB pure tone average/60% speech discrimination score. Patients with a tumour larger than 10 mm or hearing worse than 30 dB pure tone average/70% speech discrimination score had a poor preservation rate. In conclusion, hearing preservation surgery on a ≤ 10 mm acoustic neuroma with good hearing had a high rate of success and appeared to be a realistic treatment option which could be integrated with observation and radiotherapy in updated guidelines of treatment.

Riassunto

La qualità ed il tasso di udito conservato sono cruciali nel rendere la chirurgia di conservazione dell’udito una terapia valida. La nostra esperienza con detta chirurgia ha preso come criterio di ammissione la dimensione del tumore ed il livello dell’udito e viene studiata con il proposito di accertare quale dimensione e quale udito hanno permesso un elevato tasso di successo. Si è compiuta una analisi retrospettiva del risultato uditivo in rapporto a dimensione tumorale e udito preoperatorio in una serie di 115 casi di neurinoma acustico sporadico, operati con chirurgia di conservazione dell’udito. I criteri di ammissione sono stati un udito preoperatorio di almeno 30 dB di Pure Tone Audiometry (PTA) e 70% di Speech Discrimination Score (SDS). La dimensione era non superiore a 15 mm in una prima serie di 51 casi, e non più di 10 mm in una seconda serie di 64 casi. L’udito è stato misurato con la media tonale pre- e postoperatoria alle frequenze da 0,5 a 4 kHz e con il tasso di discriminazione vocale (SDS) a non più di 40 dB di amplificazione sopra la soglia di percezione. Un udito postoperatorio entro i 30 dB di PTA ed il 70% di SDS è stato considerato udito socialmente utile ed un successo. Un cambio a 40 dB PTA e 60% SDS è stato considerato un risultato accettabile se l’udito preoperatorio era 30 dB PTA e 70% SDS. I risultati sono stati i seguenti: i casi con tumore non superiore ai 10 mm in angolo ponto cerebellare e con udito entro i 20 dB PTA e 80% SDS hanno presentato un tasso del 76% di successo. I casi con udito preoperatorio compreso tra 20 dB PTA-80% SDS e 30 dB PTA-70% SDS hanno presentato un tasso di successo del 41%, che si eleva al 53% se il limite del successo è portato a 40 dB PTA e 60% SDS. I casi con tumore più grande di 10 mm e/o con udito peggiore di 30 dB PTA-70% SDS hanno avuto un tasso di conservazione nettamente inferiore. In conclusione, la chirurgia di conservazione dell’udito in tumori piccoli, ovvero non superiori a 10 mm e con udito buono può essere considerata una terapia valida che può essere integrata con l’osservazione e la radioterapia in aggiornate linee guida di trattamento.